Assistiamo in questi giorni ad una euforia effimera sul piccolo passo del K1 olimpico verso le olimpiadi.
Si non ho sbagliato a scrivere...perchè chiamare Muay Thai ciò che è stata considerata disciplina olimpica è un insulto verso chi questa Arte Marziale l'ha studiata, pratica e soprattutto verso la Thailandia, perchè di Thai ciò che viene "venduto" non ha niente.
Ne sono comunque felicissimo perché questo passaggio determina in modo definitivo lo spartiacque tra i veri amanti e cultori di questa antichissima arte marziale siamese e tutto il resto.
Un resto che purtroppo è composto da chi vorrebbe, ma per limiti personali non può, da chi rincorre nuovi titoli fake, da chi si sente " figo" a definirsi Thai Boxers per poi praticare del K1, da chi indossa la divisa da thai boxer, in alcuni casi persino da muay boran, per atteggiarsi a guerriero per poi giocare a "ce l'hai"....
Insomma neanche le ricerche più banali nel web aiutano questa categoria di personaggi che consapevolmente oppure no, scelgono la via più facile.
Certo è che se già a partire dal tronco abbiamo una pianta malata non si può pretendere che i rami siano sani.
Di tutta questa euforia, per una "promozione" che con tutta probabilità si tradurrà nel non vedere questa disciplina olimpica nè nel 2024 a Parigi e tantomeno nel 2028, forse quando i Giochi si terranno in Thailandia....per poi ritornare nell'oblio, la cosa che lascia sconcertati è non valutare come questa "promozione" è avvenuta, ovvero in modo totalmente antisportivo e contrario ad ogni principio etico ed "olimpico".
Condotta da un "presidente" che non conosce la storia della Muay Thai, che ha utilizzato in modo illegale un marchio ed uno storico non suo (il nostro per intenderci), che si è presentato al mondo come federazione ufficiale di Muay Thai senza esserlo con la compiacenza di un Coni solo a parole organo di tutela sportiva.
Non ci stancheremo mai di rimarcare e ricordare queste cose.
Da un lato abbiamo la forma dall'altra la sostanza.
E basta poco per essere come noi, noi che considero un'élite: seguire il regolamento Thai, seguire le sue regole scritte, prendere come esempio il ministero dello sport Thai oppure l'università che noi rappresentiamo, e molto altro che, come sempre, saremo lieti di spiegare a chiunque voglia confrontarsi...
Un consiglio però ci sentiamo di darlo, informatevi sempre.
Noi come movimento andiamo spediti con ottimismo perché noi abbiamo la Muay nel cuore dal 1986.
Siamo pronti e finalmente il progetto di una Muay Thai vera, originale, marziale, a cui non manca nulla e certificata al 100% si appresta a partire!
Di cosa stiamo parlando? Dopo anni di preparazione, collaborazioni ed incontri per far capire il progetto, con la recente convention di settembre a Milano della BTF (Born to Fight) è stato presentato il futuro della Muay Thai a livello nazionale e mondiale!
Tu che fai Muay Thai sai di cosa stiamo parlando? Tu che sei istruttore, magari Maestro sai veramente cos'è la Muay Thai e che requisiti bisogna veramente avere per poterla insegnare, oltre che praticare?
Abbiamo scritto chilometri di parole e ripeterle significa che il messaggio è arrivato ma non recepito del tutto ed allora chiedo: Tu che pratichi ed insegni lo sai che la Muay Thai rappresenta un Popolo, una Nazione? Sei fermamente convinto che un pugno, un calcio, una gomitata magari un clinch che sembra un ballo lento rappresenti i Thailandesi?
“Muay Thai full rules /K1” che rappresentano un popolo? Dai, non scherziamo e non prendiamo in giro questa Nazione che ci ha veramente dato tanto. La Muay Thai è un’Arte Marziale complessa ed antichissima e la parte sportiva una sintesi della parte ancestrale da cui si sviluppano le tecniche di combattimento. Punto.
Ora chiedo l’attenzione di tutti, anche di quelli che “ci odiano”, perché stiamo reindirizzando la storia sulla giusta via, controvertendo quel messaggio sbagliato che ad ora ha portato ad un'involuzione di questa nobile arte!
In seno alle più grandi organizzazioni nazionali ed internazionali, a chi sovraintende la Muay Thai in Thailandia e alla più grande realtà, sempre su suolo siamese, abbiamo fondato in Italia questo Istituto di alta formazione pari a quello universitario thailandese proprio per riorganizzare, formare, parificare e certificare legalmente tutti anche a livello internazionale, nessuno escluso!
Quindi se conosci solo una piccola parte sportiva puoi comunque riprendere in mano la tua passione e recuperare ciò che non ti hanno insegnato o che non hai avuto modo di imparare, per poter rappresentare in modo degno e con orgoglio la Thailandia. Un programma formativo che può essere seguito in Italia e, per chi volesse in Thailandia, dove abbiamo possibilità di fare lo stesso percorso.
A chi può avere dei dubbi o delle resistenze, consigliamo di partecipare a tutti i nostri circuiti agonistici nazionali, europei ed in Thailandia! e alle MasterClass.
Se pratichi Muay Thai non puoi perseguire la vecchia politica italiana da lottatore ibrido di “Muay Thai full rules /K1” (che nella realtà non è né l’una né l’altra)...Mettiti in gioco e scegli la cosa giusta!
Per informazioni: elenabrivio@hotmail.com
Per quelli come noi, il riprendere l’attività a settembre è sempre una sfida per molteplici motivi; palestra nuova, nuovi atleti, nuovi e sempre più impegni, come pianificare l'anno didattico e cosa proporre ma soprattutto come far capire alle persone, senza passare per “professorini” o sostenuti, che la nostra per noi è una nobile missione e non una speculazione sull'iscritto di turno oppure una corsa al potere per poter dire di essere il migliore, il più bravo.
Il nostro storico parla da sé, il lavoro che facciamo in Thailandia oramai è “quello da imitare” visti i risultati ed anche se da due anni ci imbattiamo anche in Oriente nell'italian style con la solita mercificazione di attestati e gradi, noi andiamo avanti consci del fatto che noi comunque rispettiamo e siamo rispettati. Gli altri, si commentano da soli come le loro azioncine.
Quello appena passato è stato il nostro trentunesimo anno in Thailandia e sono già pronti il camp invernale e quello estivo per chi, come fatto da Claudio Alberton quest’anno, vuole toccare con mano quello che dico da sempre. Per noi è stato un grande piacere, perché poco alla volta le persone si rendono conto di come funziona l'ambiente Muay Thai in Thailandia rispetto all'Italia ma soprattutto perché è stato anch’egli testimone di atteggiamenti dei soliti italiani che ci perseguitano anche Oltreoceano, purtroppo...e come non tornare a pensare alla lotta che noi facciamo da sempre per una certificazione vera, seguendo tutte le indicazioni che ci fornisce il ministero dell'istruzione thailandese, senza sconti ovviamente….sarà forse per questo che "i soliti" scelgono sempre scorciatoie poco nobili e camuffano un'incompetenza cronica!
Già scritto a riguardo su quella che si chiama “parificazione”, causa della cacciata mia e del mio onesto e competente team da un Ente di promozione “sportiva” nel quale ero responsabile nazionale ma dove vigeva questa anomalia, ovvero chiunque si presentava con un pezzo di carta di una asd, otteneva la parificazione d’ufficio del diplomino ed a volte addirittura un grado in più...Abbiamo fatto notare la cosa…tutti cacciati, meno uno (il rappresentante della categoria: “lancia il sasso ma tira indietro la mano”).
Questo avveniva (e avviene) in Italia per i diplomi allenatore, istruttore e maestro ma ora volete il Silver Mongkon (grado di Ajarn) con facilità e senza percorso di 3 anni (più i 4 precedenti)?
Facile basta dare il primo test in Thailandia poi, chiedete a me che vi indirizzo da un Grand Master che, con una donazione, vi riconosce il silver...easy!
Tutto il mondo è paese con la differenza che in Thailandia è naturale riconoscere i gradi perchè i livelli sono diversi e perché comunque tutte le organizzazioni di Muay Thai in Thailandia se le conosci ti permettono anche questo pur riconoscendo al loro interno quello che è il “grado dei gradi”, ovvero avendo un’etica, un codice d’onore.
Etica che ha poco a che fare con chi, farang, sceglie questo modo facile e veloce per bruciare tappe e diventare Arjarn/Grand Master “sulla carta”.
Al di là di questa simpatica novità che ci fa solo fare un sacco di risate, gli obiettivi del summer training sono stati tutti raggiunti!
Claudio Alberton ha sostenuto il duro esame senza sconti ed aiuti per il White Mongkon, riproponendosi il prossimo anno di esserci nuovamente per proseguire il suo personale percorso didattico e formativo.
Elena Brivio invece è la prima Silver Mongkon diplomata con successo dopo 3 anni di intenso studio ed anche lei senza sconti, inoltre insieme al sottoscritto è arbitro internazionale...gli unici veramente abilitati!
Che dire, da una parte l'eccellenza e la bella e vera Italia, dall'altra l'anomalia genetica che cerca di insinuarsi ma, come diceva un noto film, noi siamo la cura e l'Italia inizia ad aprire gli occhi isolando questi ambigui personaggi.
Per il resto rientrare in Italia è sempre un trauma perché settembre è il mese di chi, a livello federativo, le spara più grosse e noi siamo basiti da tutto questo rumore perchè alla fine chi ci rimette è sempre lo sport, l'atleta.
Anche noi, ribatterebbe qualcuno, le “spariamo grosse” anzi, di più! Ma come diciamo sempre e da sempre, venite con noi in Thailandia e vedrete chi veramente dice la verità.
Questo mese ripartiamo in una nuova palestra in Milano (la 360 Gym in via Moscati 11) e siamo sempre in Brianza, da 15 anni con i nostri corsi…Il calendario è intensissimo, fra Master Class, stage, corsi di formazione, Camp in Thailandia ed in Italia, esami e competizioni.
Noi siamo al top perchè siamo un team che da decenni si mette in gioco e non si è mai tirato indietro e perché siamo consci che noi è voi, che siete curiosi ed avete voglia di avvicinarvi alla Muay Thai, praticarla, combattere magari, essere coinvolti in questo mondo vero, duro, avventuroso dove il sacrificio non basta, si va oltre.
La nostra mission primaria è insegnare, formare, motivo per cui siamo sicuri che la vostra curiosità e voglia di fare vi porterà a toccare con mano questo meraviglioso mondo, questo unico stile di vita.
Iniziate il 17 settembre! Venite a trovarci alla convention della Born to Fight (all'hotel Ramada a Milano dalle ore 16) per scoprire alcune delle novità della nuova stagione che ci aspetta!